Coronavirus-COVID-19: sopravvivenza nell'aria che espiriamo (aerosol)
Per misurare la permanenza e la diffusione del virus si osservano dei campioni di aria o superfici infette.
Con particolari tecniche (Focus forming assay FFA) si misura la presenza di virus infettivo nel tempo, ad intervalli regolari. La concentrazione è espressa in TCID50.
Tecniche di misura della concentrazione del virus attivo La tecnica usata rileva solo la presenza di virus in grado di causare una infezione. Non rileva la presenza di virus inefficace.
L'aria che espiriamo contiene disciolte e/o nebulizzate diverse particelle. Per questo motivo viene definita aerosol (che significa appunto soluzione nell'aria)
Il termine aerosol significa soluzione nell'aria, ovvero dell'aria in cui sono sciolte o sospese delle particelle liquide o solide.
Per effettuare i test si può usare l'aria esalata da delle persone oppure creare artificialmente una soluzione simile, detta anch'essa aerosol.
Provate ad espirare su una superfice fredda, come un bicchiere tolto dal frigo. Vedrete che sulla superfice si depositano delle goccioline piccolissime di vapore. Questa è l'umidità che emettiamo, sciolta nel nostro fiato, e quindi definibile come aerosol: soluzione nell'aria.
Per questo motivo molte persone hanno pensato che questa sperimentazione si riferisse al caso in cui un soggetto infetto effettua una terapia con aerosol. Assolutamente assurdo e sbagliato, la sperimentazione riguarda l'aria esalata dalle persone, che è un aerosol in quanto contiene umidità ed altre particelle.
La sperimentazione utilizza la tecnica dell'aerosol per creare in laboratorio in modo preciso e costante dell'aria simile a quella emessa da una persona infettata dal virus.
Permanenza del virus nell'aria esalata (detta aerosol)
A destra vedete i test di sopravvivenza del virus nell'aria esalata.
Il Coronavirus-COVID-19 (in rosso) viene paragonato al virus della SARS, in viola.
La scala a sinistra indica la concentrazione del virus. Nella scala sotto sono indicate le ore.
Vediamo che per il Coronavirus-COVID-19 abbiamo inizialmente una concentrazione di 10^3.5 (circa 3162 TCID50)
Dopo tre ore questa concentrazione scende a 10^2.7 (circa 500 TCID50) quindi circa 6.3 volte di meno.
Il limite sotto cui il virus non è rilevabile con questo metodo è circa 10^1 (circa 10 TCID50)
Significato dei grafici e considerazioni
Questi grafici danno una misura della possibilità di contagio nel tempo, ovvero la probabilità di propagazione del virus.
La mortalità è invece influenzata dagli effetti del virus. Ad esempio l'influenza del 2018-2019 ha contagiato circa 60 volte più persone del Coronavirus-COVID-19, ma con una mortalità molto più bassa.
Questo cosa significa.
Se immaginiamo un ambiente chiuso, se una persona infetta passa, rilascia aria con una concentrazione del virus di circa 3162 TCID50.
Se dopo tre ore noi entriamo nella stanza la concentrazione del virus potrebbe essere circa 500 TCID50, quindi tutt'altro che nulla.
Bisogna però considerare anche che l'aria emessa dalla persona si disperde nella stanza, e se siamo all'aperto anche un leggero vento può diminuire di molto la concentrazione del virus.
Appare evidente che possiamo trovare una concentrazione pericolosa del virus: - In qualsiasi posto in cui nelle ore precedenti ci siano state delle persone che potrebbero essere infette.
- Più sono le persone che sono presenti o sono transitate nell'ambiente, e più è probabile trovare una concnetrazione alta del virus.
Inoltre: Mantenere la distanza interpersonale di un metro, che alcuni governi indicano in due metri, diminuisce la probabilità di contagio, ma non ci dà nessuna garanzia di non essere contagiati.
Ad oggi non sono state dimostrate infezioni avute per inalazione di aria espirata a distanza di ore, ma sappiamo con sicurezza che questa aria può contenere concentrazioni consistenti del virus.
In misura cautelativa è quindi opportuno:
- areare spesso i locali, tre o quattro volte al giorno
- evitare nel modo più assoluto che i sistemi di areazione forzata eseguano un ricircolo dell'aria. Eventualmente telefonare ad un tecnico specializzato per avere indicazioni su come regolare il vostro sistema.
- evitare il più possibile l'accesso a locali o zone all'aperto dove nelle ore precedenti hanno soggiornato o sono transitate delle persone che potrebbero essere infette.
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